Nell’Atlante del basket, alla voce decima giornata di campionato di Serie A2 Old Wild West, si scrive Cestistica ma si legge vittoria. Il gioco di parole sintetizza quanto il gioco – e intendiamo quello dell’Allianz Pazienza – sia stato produttivo tanto da fruttare, con il solito cardiopalma finale, due punti nel: 64 – 61 finale.
Anche nella prestazione odierna gli uomini di Luca Bechi hanno dato continuità ai rendimenti propositivi ed è arrivata una preziosa vittoria che vale due punti e 10 totali in classifica. Un successo costruito “dal basso” da un primo quarto a ritmi buoni così come il secondo, ma è solo nella seconda frazione, in particolare negli ultimi dieci, che Tortù e compagni hanno alzato l’intensità e affondato alle giugulari degli avversari.
Ospiti che, ad onor del vero, non si sono per nulla abbattuti alle giocate dei gialloneri ed i decibel dello straordinario pubblico del “Falcone e Borsellino” come dimostrano i quattro giocatori in doppia cifra. Un punteggio conclusivo, tutto sommato, giusto per una partita, oggettivamente entusiasmante solo alla fine e condita da tanti errori da ambo i lati.
Nella mitologia si narra che Atlante fu costretto a tenere sulle spalle l’intera volta celeste per volere di Zeus, che decise di punirlo perché durante la Titanomachia si era alleato con Crono quando guidò i titani contro gli dèi dell’Olimpo. Nell’attualissima realtà, invece, è la Cestistica a “condannare” (solo sportivamente) gli sfidanti. I neri si caricano sulle spalle non la volta celeste, ma un tabellone che recita così: Padroni di casa 64 – Ospiti 61 e aggiornano l’atlante del basket, alla voce decima giornata di campionato di Serie A2.
La partita
Luca Bechi sceglie Sabatino, Sabin, Piccoli, Tortù e Moretti mentre il giovanissimo Pilot opta per Fanti, Pepe, Baldasso, Davis e Hill. Dopo i primissimi minuti di studio, le due squadre iniziano a carburare nel segno dei canestri di Tortù, Sabatino da tre e Moretti sotto la place. Dall’altra parte la qualità non manca e grazie agli americani Davis e Hill, l’Atlante è sempre lì a mordere le calcagna degli avversari. A differenza degli uomini di Pilot, la Cestistica produce le sue azioni coinvolgendo tutto il quintetto, anche perché Sabin spesso è marcato a uomo e dunque trovarlo è piuttosto complicato. Per ora, buono l’atteggiamento dei neri e bene il collettivo, ma il punteggio del primo quarto è abbastanza basso: 16 – 12.
Chiapparini, Sabin, Berra, Serpilli e De Gregori sono i cinque scelti dal coach per iniziare una confusionaria seconda frazione. La partita è ripetutamente interrotta per decisioni arbitrali a discapito di spettacolo e punteggio. A beneficiare di questa generale sensazione di impasse sono solo i laziali, lesti nel raddoppiare sull’americano dell’Allianz e a concludere in attacco con tenacia. San Severo alterna possessi veloci ed efficaci a palle perse con troppa facilità e così il tabellone risulta sempre altalenante ed in totale equilibrio: 30 – 30.
Al ritorno sul parquet la brillantezza è ancora una volta poca da entrambi i lati, quasi che ci sia più attenzione nel difendere bene, piuttosto che nel concludere. Il numero zero di canestri nelle caselle dei due giocatori fondamentali, Sabin e Pepe, dimostrano quanto scritto. Bisogna attendere soltanto la metà della terza decina per vedere i primi quattro punti consecutivi di Ty Sabin che costringono il coach dell’Eurobasket a chiamare la sospensione. Al di là degli individualismi, la gara continua a non decollare e anche nel terzo quarto, sembra che nessuna squadra cerchi l’affondo definitivo. Si deciderà, come al solito, al “Falcone e Borsellino” nei restanti dieci minuti finali: 41 – 40 è il punteggio del terzo quarto.
L’ultimo quarto si apre con Sabin da tre più il canestro aggiuntivo, Hill al quarto fallo, Pepe a sbloccarsi per la seconda volta da tre ed ancora Viglianisi ad imitare il compagno, così che tutto ciò che non è avvenuto nei primi 30 minuti sarà scenario dei minuti restanti. Roma, però, non si ferma e sembra avere più verve contro una Cestistica poco lucida soprattutto sotto il ferro. L’atteggiamento di non mollare è un carisma che la squadra di Bechi ha in dote e, se gli avversari provano ad allungare, i neri riprendono il loro percorso con il canestro di Tortù, la sua palla recuperata e la bomba del terribile play Sabatino per il punteggio di 53 – 53 a 2 minuti dalla fine. Si lotta ancora: Pepe da tre, Tortù tapin da vicino, Sabatino recupera ancora palla a Sabin che schiaccia per il +1 sanseverese, ma Fanti riporta ancora in avanti i laziali e Tortù rispedisce al mittente le intenzioni. Il pathos, con l’Allianz Pazienza ormai è un “vizio” ma lo è altrettanto la vittoria: 64 – 61.
Il prossimo appuntamento sarà un anticipo di lusso per l’Allianz Pazienza: si gioca sabato 11 dicembre 2021 alle ore 20.30 contro i “giganti” della Tezenis Scaligera Basket Verona e sarà anche la sfida tra due grandi amici: coach Alessandro Ramagli contro Luca Bechi.
Il tabellino
Allianz Pazienza San Severo vs Atlante Eurobasket Roma
64 – 61
(16-12, 14-18, 11-10, 23-21)
Allianz Pazienza Cestistica San Severo:
Lorenzo Tortu 22 (6/11, 1/4), Ty Sabin 11 (3/4, 1/8), Antonino Sabatino 8 (1/3, 2/4), Samuele Moretti 8 (3/6, 0/0), Matteo Piccoli 6 (1/2, 1/3), Michele Serpilli 5 (1/2, 1/4), Gabriele Berra 2 (1/2, 0/1), Tommaso De gregori 2 (1/1, 0/0), Matteo Chiapparini 0 (0/0, 0/0), Alessandro Bertini 0 (0/1, 0/0), Goce Petrushevski 0 (0/0, 0/0), Simone Minutello 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 19
Rimbalzi: 35 10 + 25 (Gabriele Berra 8)
Assist: 12 (Ty Sabin 4)
Atlante Eurobasket Roma:
Gage Davis 13 (5/10, 1/1), Eugenio Fanti 11 (4/5, 1/4), Simone Pepe 11 (0/3, 3/8), Kyndahl Hill 10 (4/5, 0/3), Lorenzo Molinaro 6 (3/6, 0/1), Kenneth Viglianisi 5 (1/1, 1/3), Lorenzo Baldasso 3 (0/3, 1/5), Matteo Schina 2 (0/0, 0/1), Leonardo Pavone 0 (0/0, 0/0), Gabriele Di camillo 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 6 / 10
Rimbalzi: 32 7 + 25 (Gage Davis, Eugenio Fanti 7)
Assist: 11 (Kyndahl Hill 4)
Testo e fotografia in copertina nel comunicato di Ciro Mancino, Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo.